Nota di testa
Paolo Camporota esalta il lato emotivo della realtà rispetto a ciò che oggettivamente si vede e percepisce. In un’opera chiunque può leggere ciò che è più caro o intimo per questo l’artista si muove su due piani, uno più prettamente figurativo in cui giganteggiano volti dalle evidenti grinze della pelle, sguardi profondamente intensi, bocche aperte o socchiuse ed un piano di studio intimo in cui c’è un’analisi introspettiva delle emozioni tra linee curve e cromie ravvicinate in funzione dello stato d’animo. Nell’arte di Camporota il linguaggio cromatico è l’aspetto grandioso delle sue opere, i colori sono la voce delle opere perché attraverso essi parlano. […] Come nella piramide olfattiva ci sono note di testa, note di cuore e note di fondo così nell’arte di Camporota si ha l’impatto iniziale e poi ciò che resta è la traccia, la nota più importante. In virtù di questo si è deciso di coinvolgere il pubblico in un percorso espositivo che partirà il 29 giugno con una ‘Nota di testa’ in cui si mostrerà, in un percorso forte e suggestivo, solo la ricerca pittorica prettamente figurativa che consentirà a quel ‘volo di profumo artistico’ di essere stimolo per l’osservatore per scatenare la passione per un’arte intrigante, affascinante e avvincente. In questa nota di testa l’arte di Camporota catturerà l’attenzione stimolando i sensi dando una prima grande impressione di un’arte geniale.
La nota di cuore non sarà prettamente visibile poiché sarà il periodo compreso tra la fine del primo evento e l’inizio del secondo, sarà la scia del profumo artistico lasciato da Paolo attraverso le essenze avvolgenti e sensuali dei volti della prima esposizione.
A settembre l’osservatore potrà cogliere le ‘Note di fondo’, la personalità intima, calda e vivida dell’arte di Camporota emersa grazie all’evaporazione di una pittura che ha resistito a lungo lasciando un segno indelebile nella mente dell’osservatore.
Anna Soricaro